Il giardino segreto

Il giardino segreto è uno dei più bei classici di sempre.

Ci sono libri da considerare veri e propri tesori.

Il giardino segreto di Frances Hodgson Burnett è già una storia bellissima, fatta di misteri che stuzzicano la curiosità e di scoperte che lasciano a bocca aperta. Ma quando L’Ippocampo ce lo dona nella versione illustrata da Minalima, questo grande classico diventa davvero un prezioso capolavoro.

È impossibile non innamorarsi delle pagine intarsiate, delle belle illustrazioni e degli elementi da scoprire. Ogni dettaglio appare sapientemente studiato (anche gli occhi meno esperti se ne accorgono!). Sfogliare queste pagine è una coccola per gli occhi e per la mente. Ci sembrerà di essere proprio lì, insieme a Mary Lennox, a spingere la porticina del giardino segreto.

La storia è quella di un’amicizia. Un’amicizia di quelle vere, che si costruiscono a volte di pancia e a volte tra alti e bassi, fatte di sincerità, di condivisione e di appartenenza.

Tre bambini tanto diversi e uniti dall’amore per la natura, si prendono cura di un giardino segreto, fino a farlo rifiorire, mentre quasi inconsapevolmente, con le mani nel terriccio e con il viso sotto il sole, arrivano a curare anche loro stessi.

Vogliamo dare rilevanza alle tre figure materne che accompagnano il racconto, capitolo dopo capitolo, così importanti e determinanti.

La madre, che può essere bellissima e irraggiungibile come quella di Mary, diventa saggezza e cura amorevole quando si fa madre di Dickon. E infine è pura magia, uno spirito di luce che accompagna e guida: è la madre di Colin.

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