“La Traccia” è la prima storia di Francesco Tassinari, in arte Tassi. Anche le illustrazioni arrivano dalla sua matita!

Il protagonista è Arturo, uno dei suoi due cani. 

la traccia

La splendida copertina ci ha subito rapite e alla Bologna children’s book fair, non abbiamo potuto resistere: il firmacopie e l’incontro con l’autore allo stand di Barbagianni editore, ci stavano aspettando! Come lasciarceli scappare? E così eccoci lì a chiacchierare di cani, di profumi, di odori, ma anche di noi!

E mentre Francesco abbozza il nostro cane di famiglia, rimaniamo rapite dalla matita e dalla sua bravura. Sfogliamo l’albo, leggiamo la storia e ci rendiamo conto che è perfetta! Perfetta per noi in questo delicato momento di scelte e di cambiamento. 

Arturo vive con B, la sua adorata umana che non gli fa mancare proprio nulla.

Tutto scorreva come sempre tra pacifici agguati, prolungate annusate di sedere ed enormi buche abusive.

Ultimamente però, Arturo aveva iniziato a chiedersi come sarebbe stato abbandonare quel piccolo mondo sicuro, che conosceva così bene, per scoprirne di nuovi, così, senza una meta, all’avventura.

I cani del quartiere la pensavano tutti allo stesso modo: “Là fuori fa tutto schifo, esattamente come qua. Dormi, mangia, scava! Accontentati di questo perché mai potrai avere di meglio da questo mondo.”

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Solo Gustave, il vecchio randagio, aveva una visione diversa del mondo là fuori…

“Io potrei raccontarti i miei viaggi, ma tu devi ancora vivere i tuoi e seguire quest’istinto. Non dimenticare che noi cani siamo bravi a farci strada con il naso. E là fuori è pieno di tracce da seguire e di luoghi in cui lasciarne di nuove.”

Quella notte Arturo ha deciso di partire.

Ha camminato per ore fino a incontrare il mare, e poi il mare si è fatto sempre più grande.

Ha scoperto ogni genere di mezzo di trasporto, incontrato cani enormi.

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Ha attraversato il cielo, scalato le montagne… Ed è arrivato perfino sulla Luna.

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É arrivato in luoghi e destinazioni sconosciute.

Sembrava non ci fossero limiti alla vastità del mondo. Il suo viaggio sarebbe potuto durare per sempre!

In tutto questo tempo non aveva fatto altro che lasciare una traccia, la sua traccia! Ovunque andasse, sulla sua strada, aveva lasciato il segno del suo passaggio. E ora? 

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Non vogliamo svelarvi il finale, perché ci teniamo che siate voi a scoprirlo e a interpretarlo come meglio credete.

Questa storia è piaciuta davvero molto ai piccoli di casa, ma ancora di più ha toccato noi grandi, spesso in bilico tra la voglia di proseguire il viaggio e quella di tornare a casa. 

É un libro che ci ha fatto fermare, riflettere e pensare. Ci siamo riviste in Arturo, pronto a lanciarsi verso l’ignoto e a lasciare la sua traccia nel mondo, una traccia tutta sua e sua soltanto, guidata dall’istinto, ma anche dalla voglia di conoscere cose nuove e mettersi in gioco. Siamo spesso legati a seguire la strada che qualcuno ha spianato per noi, la strada conosciuta, i soliti odori, le solite tracce, le solite buche.

Finché qualcosa non ci fa guardare un po’ più in là…

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Se volete scoprire come noi abbiamo deciso di lasciare la nostra traccia, Clicca qui per il link all’attività!