I 5 sensi.
Ci sono sapori di terra, di mare, sapori di bosco, sapori fruttati, speziati… e ognuno di essi ha le sue infinite combinazioni. Approcciarsi al cibo vuol dire conoscere i suoi legami con i vari sapori e capire che non si mangia solo con la bocca, ma anche con tutti i nostri sensi! Tatto, udito, olfatto, vista e gusto contribuiscono in egual modo a rendere unica la nostra esperienza verso il cibo.
Per prima cosa mangiamo con gli occhi: un piatto bello a vedersi, dai vividi colori, è sicuramente più stimolante per il nostro cervello e ci permette di iniziare piacevolmente il nostro “viaggio”. Quando portiamo il cibo alla bocca, ecco che si attiva l’olfatto, capace di recepire infinite combinazioni di profumi e odori. Questo è anche il senso che più ci riconduce ai ricordi, carico di suggestioni e memorie.
Attraverso la lingua poi, accogliamo miriadi di sapori diversi: dolce, salato, amaro, aspro, umami…
L’udito è complice silente, ma sicuramente tutti avete ben chiaro il CRIC-CROC di una patatina che si frantuma sotto i denti.
Il tatto per noi, rimane il primo tra tutti i sensi, perché è quello da cui ha origine il tutto: è attraverso la preparazione del cibo che iniziamo a conoscere i vari alimenti e impariamo ad apprezzarli sempre di più. É qui che li ritroviamo nella loro essenza primaria, nudi e crudi, senza fronzoli o altro.
Portare i bambini all’interno di questo universo è un discorso che inizia ancora quando sono all’interno del grembo materno e iniziano ad assimilare il cibo attraverso l’alimentazione della mamma.
Abbiamo un compito importante: quello di educare i nostri figli al gusto. I bambini sono aperti a tutto, siamo noi a frenarli con i nostri preconcetti e con i nostri gusti ormai acquisiti e assodati. Loro invece sono come una grande tavolozza bianca: dobbiamo solo saperla riempire di colore!!

GUSTO MONDO
ALLA SCOPERTA DEI CIBI DEL PIANETA
Edito da Slow Food Editore
Testi di Alessandra Mastrangelo
Illustrazioni di Allegra Agliardi
Cosa si mangia a colazione in Turchia?
Lo sapevate che il pranzo in Indonesia si consuma in tarda mattinata e spesso i cibi restano in tavola fino a cena?
Cosa non manca mai in un frigorifero italiano già lo sappiamo, ma avete mai curiosato nelle dispense di Senegal e Nigeria?
In Iran basta una tovaglia, un suffreh, steso a terra su una stuoia, per dare l’idea della tavola imbandita: al centro il piatto priincipale, intorno antipasti, salse e altri condimenti, il tutto accompagnato da numerose varietà di riso.
Sapete dove viene servito il Kulfi?
Tutti ormai sappiamo cos’è il sashimi, ma possiamo dire lo stesso del Khubz o della Cocada?
Cosa si mangia al ristorante greco? E se siamo invitati a pranzo in Madagascar?
Un vero viaggio, come quelli che amiamo fare noi: i viaggi enogastronomici, alla scoperta di usi, abitudini e tradizioni culinarie, di popoli così lontani e diversi tra loro, ma accomunati dall’essenza primordiale del cibo, del nutrimento e dello “stare a tavola”.
Alcune delle nostre ricette, ognuna da un posto più o meno lontano, tutte per voi: assolutamente da provare!
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